Asparago Bianco di Bassano DOP

FAQ

Spazio alle domande

L’asparago è una pianta a coltivazione poliennale, l’asparagiaia impiega due anni ad entrare in produzione, ma poi si può tenere per una dozzina d’anni. Se non ci sono problemi e viene tenuta bene la coltivazione si può tenere anche 15-20 anni. La lunghezza si valuta in base alla produttività (le asparagiaie dopo una dozzina d’anni calano in produzione) e all’eventuale diffondersi di malattie funginee.
Gli asparagi in generale sono un alimento molto nutriente e utile perché contengono grandi quantità di potassio e perciò, son benefici per il cuore e la salute dei muscoli. Hanno anche notevoli proprietà depurative e diuretiche, infatti sono indicati in casi di ipertensione, ritenzione idrica e nella prevenzione di gotta e calcoli renali, tuttavia, essendo ricchi di acido urico, sono sconsigliati per coloro che soffrono di gotta, cistite, nefriti o infiammazioni ai reni perché irritano appunto questi organi. La comparsa del tipico (fastidioso) odore nelle urine è proprio la prova tangibile dell’azione che gli asparagi hanno sull’attività renale: se il sistema è efficiente, l’odore comparirà subito alla prima minzione dopo l’assunzione dell’alimento.

A partire dall’ottavo mese del bambino è possibile inserire nello svezzamento anche l’asparago, salvo indicazione diversa da parte del proprio pediatra. Nel suo utilizzo, è consigliato utilizzare per la pappa parti prive di filamenti, come le punte dell’asparago bianco di Bassano DOP, iniziando con piccole dosi, come per tutti gli alimenti, in modo da verificare che non vi siano reazioni allergiche e che ne sia gradito il gusto al bambino.

Ricordiamo che il feto, durante i 9 mesi di gestazione, incontra e assaggia tutti i sapori dell’alimentazione materna attraverso l’ingestione del liquido amniotico e non c’è alcun motivo di escludere tali alimenti durante l’allattamento. L’asparago però è un alimento dal sapore deciso ed inconfondibile, inoltre è stagionale quindi è probabile che non sia stato abitualmente assunto dalla neomamma. Dato che potrebbe risultare sgradita la poppata al piccolo in quanto è un alimento che tende a conferire al latte un gusto particolare è bene provare con piccole quantità e nel caso evitarlo.
Si, certo. È consigliato pulirli e farli bollire versandoli in acqua già calda per 3 minuti (2 minuti se fini, 4 se molto grossi). Poi, una volta scolati, versali immediatamente in una ciotola piena di acqua fresca e ghiaccio per altri 3 minuti in modo da bloccare la cottura. Sposta gli asparagi su uno strofinaccio asciutto e tamponali in modo che nel freezer non ghiaccino. Una volta raffreddati e asciugati, puoi congelarli secondo le porzioni che preferisci, anche tagliati a tocchetti, ed utilizzarli entro 4-5 mesi, al massimo un anno.
No e poi no… gli asparagi bianchi di Bassano, per conservare tutto il proprio sapore, devono essere cotti al vapore oppure bolliti in una pentola alta e stretta (la asparagiera), in acqua leggermente salata e con tutte le punte rivolte verso l’alto e fuori dall’acqua per qualche centimetro (la punta infatti si cucina più velocemente). Solo in questo modo si mantengono più o meno inalterate le proprietà organolettiche dell’asparago, in quanto la pentola a pressione raggiunge temperature troppo elevate per questo prodotto così particolare e pregiato.

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